I Diari di Cerise: il libro di Hector

Autore: Joris Chamblain

Casa editrice: Mondadori

Data di pubblicazione: 2016

Genere: Graphic Novel

Numero pagine: 80

Disegnatore: Aurélie Neyret

Personaggi
Trama
Illustrazioni

Trama

La serie I diari di Cerise è una serie di graphic novel creata dallo scrittore Joris Chamblain e illustrata da Aurélie Neyret. Questa serie mescola avventura, mistero e introspezione emotiva, con un formato che unisce fumetto e pagine di diario scritte a mano.

Cerise è sempre più coinvolta nel suo sogno di diventare una scrittrice. Come in ogni volume, tiene un diario in cui annota pensieri, osservazioni e… misteri da risolvere. In questa storia, Cerise nota un comportamento curioso: una vecchia signora, ogni settimana, prende in prestito sempre lo stesso libro dalla biblioteca.

Spinta dalla sua innata curiosità e desiderosa di scoprire il perché di questo gesto così insolito, Cerise inizia a seguire la donna di nascosto. Ma l’indagine prende una piega più profonda e toccante di quanto si aspettasse, rivelando una storia commovente legata a un amore del passato e a un libro molto speciale: Il libro di Hector.

Nel suo desiderio di risolvere il mistero, Cerise arriva persino a mentire alla madre e finisce per litigare con le sue due migliori amiche. Il racconto esplora quindi anche il difficile equilibrio tra passione personale, relazioni familiari e amicizie.

Parla, non vergognarti di ciò che senti, esprimi i tuoi dubbi e le tue paure. Di a coloro che ami quello che hai nel cuore. Te ne saranno grati per sempre”

I Diari di Cerise: Il libro di Hector

Recensione

C’è qualcosa di magico nel ritrovare per caso un libro che cercavi da tempo, e ancora di più se lo scovi tra gli scaffali di un negozio dell’usato. Il libro di Hector è uno di quei piccoli tesori ormai difficili da reperire ed è un vero peccato che non sia più in commercio, perché merita di essere letto e riletto.
La serie I diari di Cerise ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui il prestigioso Prix Jeunesse al Festival d’Angoulême, e ogni volume conferma quanto questi premi siano stati meritati.

In questo secondo capitolo, Cerise si imbatte in un nuovo mistero: una signora anziana prende in prestito, ogni settimana, sempre lo stesso libro dalla biblioteca. Un gesto curioso che accende subito la fantasia e la determinazione della nostra giovane aspirante scrittrice.

Il mistero è ben costruito e, forse ancor più che ne Lo zoo di pietra, appare credibile nel contesto di una bambina come Cerise: intrigante, toccante, ma accessibile. E il finale, con il suo epilogo strappalacrime, è di quelli che lasciano il segno.

Oltre all’indagine, però, il racconto si sofferma con grande sensibilità sulle relazioni che ruotano intorno a Cerise: con la madre, che spesso si sente tagliata fuori; e con le sue migliori amiche, che si sentono messe da parte. Assorta nel mistero, Cerise sembra quasi usare gli altri per raggiungere i suoi scopi. Ma non è così: Cerise fatica semplicemente a spiegare cosa la spinge a immergersi tanto nelle storie degli altri. La sua empatia e il suo affetto non sono mai messi in discussione anche se a volte faticano ad emergere nel modo giusto.

I personaggi sono scritti con grande cura e profondità. Cerise è realistica, credibile e vicina al mondo dei piccoli lettori, che possono facilmente immedesimarsi nelle sue emozioni, nei suoi slanci e nelle sue difficoltà. Anche i personaggi secondari, come la madre o le amiche, non sono semplici comparse ma veri e propri protagonisti emotivi.

Aurélie Neyret firma delle tavole splendide: i suoi disegni sono pieni di luce, espressività e poesia. La coesistenza tra parti a fumetto e pagine di diario scritte a mano è perfettamente integrata e rende l’esperienza di lettura varia e immersiva. Il formato visivo è una delle grandi forze della serie.

Gabriele Dice

Avevo detto che Lo zoo di pietra era il fumetto più bello che avessi mai letto. Ma adesso che ho letto Il libro di Hector, non so più quale mi piace di più! Forse questo mi ha fatto venire ancora più voglia di scoprire cosa succedeva, perché volevo proprio capire perché quella signora prendeva sempre lo stesso libro.

Mi è piaciuto anche perché Cerise è come me: a volte le cose ti prendono così tanto che non riesci a spiegare bene agli altri cosa stai facendo. E poi le sue amiche si arrabbiano, e anche la mamma… ma non è che Cerise è cattiva, è solo che quando una cosa ti prende il cuore non riesci a lasciarla.

Il finale era commovente. I disegni sono bellissimi, mi piacciono tantissimo le pagine dove sembra che sia proprio lei a scrivere nel diario. Speriamo di trovare anche il prossimo!

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