Autore: Robin Gale

Casa editrice: Winter Edizioni

Data di pubblicazione: 15 marzo 2025

Genere: Fantasy, umorismo

Numero pagine: 161

Trama
Scrittura
Personaggi

Trama

Un troll, un nano, un paese da salvare e tanto alcol! Nella fredda regione di Anthima, il modesto borgo di Oldham sta affrontando una crisi senza precedenti. Contadini brutalmente divorati, raccolti distrutti e, come se non bastasse, scorte d’idromele saccheggiate! Dal punto di vista di un paese noto per la produzione del prezioso liquore, la minaccia di un famelico e gigantesco troll è una calamità oltremodo spaventosa. L’avido reggente del borgo Fogg, tramite un sotterfugio truffaldino, indice così un bando per l’assegnazione di un incarico ben pagato rivolto a tutti i cacciatori di mostri dell’intera regione, un incarico che nessuno sano di mente accetterebbe mai. È il lavoro dell’ammazza-troll. Ma cosa succederebbe se un nano senza dimora arrivasse davanti alla porta del municipio con l’intenzione di accettare il famigerato incarico, in cambio di una ricompensa inesistente? Beh, il troll non farebbe poi così paura…

“La fortuna non c’entra niente. Io viaggio e uccido troll solo per il giusto compenso. Il resto si vedrà.”

Trollslayer

Recensione

La nostra avventura inizia tra le grinfie di un troll, creatura alta più di tre metri e famelica che, senza pietà, divora un fattore davanti agli occhi di noi lettori. Siamo a Oldham, borgo lontano nella regione di Anthima, dove anni orsono vivevano elfi e altre creature, ma dove ora è persino vietata la magia. Qui il reggente Fogg è in pena per il suo popolo: un enorme e spaventoso troll sta distruggendo villaggi, uccidendo abitanti, rubando tesori e portando orrore in tutto il regno. Il reggente perciò decide di fare un bando per tentare ciò che la sua guardia e i migliori soldati hanno fallito, ovvero eliminare il troll. Al bando potranno partecipare i mercenari che vogliono sconfiggerlo per vincere un enorme premio in denaro. Ma il troll spaventa tutti e, dopo settimane, a questo bando risponde un’unica persona, una donna, un nano: Isla. La trollslayer, così si fa chiamare, ha un passato difficile, ha visto tutto il suo clan sterminato e non può più fare ciò che più amava, ovvero l’ingegnere. Si diletta però ancora a costruire strumenti incredibili per facilitare il suo lavoro di ammazza-troll. Il reggente non può fare altrimenti, anche se non si fida dei nani: deve accettare l’unica mercenaria che ha risposto. Isla inizia la ricerca della creatura gigantesca e, una volta trovata la affronta. Le cose però non saranno così semplici, perché Isla non sa che il troll non è solo uno, e soprattutto non è l’unica minaccia presente a Oldham…

Un inizio intrigante e accattivante mi si è presentato davanti agli occhi una volta iniziato “Trollslayer” di Robin Gale. Un nano racconta le gesta della cacciatrice e sembra ironico e scurrile, ma dura ben poco e questa brillantezza si perde dopo poche pagine di lettura. La storia è una bella favola, un racconto di sanguinosi combattimenti, creature epiche che lottano e si scontrano, re avidi e subdoli, villaggi da salvare, ma manca qualcosa, quel brio che la trama mi aveva dato, che le prime pagine avevano promesso. Credevo di leggere una storia scurrile, ironica, brillante, invece si è rivelato un racconto avventuroso ma basilare. Non per questo non ho apprezzato il libro ma, una volta compreso che avevo avuto aspettative diverse, mi sono rimessa sulla retta via e ho letto il tutto con uno sguardo ridimensionato. La trama non è particolarmente originale (quante volte abbiamo letto di piccoli e apparentemente deboli eroi coraggiosi che sconfiggono mostri terrificanti salvando tutti?), ma l’autore è riuscito a coinvolgermi e incuriosirmi e, soprattutto, intrattenermi. Sì, perché questa avventura mi ha tenuto moltissima compagnia, facendomi passare alcune ore davvero piacevoli. Il libro è molto breve e si legge in poco tempo, anche grazie alla scrittura dell’autore, che ho trovato fluida e magnetica. Lo stile è impeccabile e piacevole, ogni pagina si fa leggere meravigliosamente bene.

I personaggi della storia si possono contare sulle dita di una mano e questo non è necessariamente un punto a sfavore, anzi. Essendo il libro molto breve, mettere troppi personaggi e troppa carne al fuoco avrebbe rischiato di confondere e rendere meno fluida la narrazione. Invece Gale riesce a dare alla trama il giusto numero di interpreti.  Questi sono ben caratterizzati e ben raccontati, anche se secondo me il più debole è proprio la protagonista. Alla nanessa Isla manca qualcosa, quel pizzico in più per farla diventare un gran personaggio. Geniale, coraggiosa e forte, l’ammazza-troll dà l’impressione di poter fare di più e non “esplode” mai davvero, con tutta la sua forza. Invece ho apprezzato di più il reggente Fogg, il suo subdolo assistente e Abel Wylder il mercante. Tutti personaggi non particolarmente positivi, anzi, ma proprio per questo avevano delle sfumature che mi hanno incuriosita di più.  

Nota positiva che voglio sottolineare è l’accuratezza con cui l’autore ha scritto le scene di combattimento tra la cacciatrice e il troll. Avvenimenti chiari, avvincenti, scene coinvolgenti e ricche di dettagli e particolari che aiutano il lettore ad essere ancora più rapito da ciò che sta leggendo. Queste scene sono un valore aggiunto al libro, perché grazie allo stile chiaro e scorrevole di Robin Gale, il lettore ha come l’impressione di essere presente durante la battaglia tra Isla e il troll, di essere accanto a lei e vederla lottare con tutte le sue forze, usando gli strumenti da lei ideati. Tutto si forma chiaro nella fantasia del lettore e riesce a portarlo con la mente lontano, in quel regno in pericolo.  Ho apprezzato anche come tra un capitolo e l’altro ce ne fosse uno che raccontava curiosità sul regno di Oldham e sulle creature che lo abitano. Questi capitoletti hanno contribuito ad aiutare il lettore a formare nella propria immaginazione il regno e tutto ciò che si svolgeva nella vicenda narrata, complice anche la bravura dell’autore nelle descrizioni del regno da lui creato.

La lotta contro il troll si trasforma ben presto in qualcos’altro. Questo mostro gigantesco non è nulla se messo a confronto con ciò che Isla dovrà sconfiggere tra le strade di Oldham: un troll sanguinoso lascia lo spazio alla lotta contro il potere di un reggente crudele, di un assistente subdolo e di tutti i tradimenti che possono aggredire Isla quando meno se lo aspetta.  Ma l’avventura finisce qui? Non lo sappiamo, perché Gale ci lascia con un enorme punto di domanda finale che ci fa sperare in una nuova avventura della nanessa geniale Isla. “Trollslayer” è un fantasy che si fa leggere con attenzione, meno brillante del previsto ma, come già detto, riesce ad intrattenere più che bene e regala ore di avventure e svago e ve lo consiglio se è proprio questo che cercate: un fantasy che vi faccia sfuggire dalla realtà per qualche ora.

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