Autore:
Casa editrice: Mondadori
Data di pubblicazione: 5 aprile 2022
Genere: Fantasy
Numero pagine: 563
Saga:
Trama
Nella vibrante Terra di Oz, Elfaba Thropp nasce con la pelle verde smeraldo che la distingue dai cittadini del Terra dei Succhialimoni. Nonostante il suo aspetto unico, Elfaba possiede straordinarie capacità che le valgono l’ammissione alla prestigiosa Università di Shiz. Lì incontra l’affascinante e popolare Galinda, che in seguito diventerà nota come Glinda la Strega Buona. Le loro strade si dividono quando Elfaba viene incolpata di un crimine che non ha commesso, portandola all’isolamento e al conflitto con il Mago di Oz. Mentre naviga in un mondo che la fraintende e la teme, Elfaba scopre la vera natura del bene e del male. Forma un’improbabile alleanza con le creature incomprese di Oz, tra cui gli Animali parlanti e gli incompresi Martufi, oppressi dal regime del Mago. Insieme, sfidano la sua autorità e lottano per la giustizia e l’uguaglianza a Oz.
Recensione
Popular!
You’re gonna be popular!
Non è quello che l’autore si è detto quando ha scritto questo libro, ma abbiamo un musical e pure un film tratto da quest’ultimo.
Gregory Maguire non è nuovo allo scrivere rivisitazioni di storie e favole, e in questo caso si tratta proprio di una rivisitazione, non di un retelling, perché prende gli elementi già presenti all’interno della storia del mago di Oz e cerca di darvi un senso tutto nuovo ma senza creare nuovi personaggi o nuovi percorsi, anche se in realtà nel finale alcune cose cambiano.
Racconta la storia di Elphaba, la temibile strega dell’ovest, dalla sua nascita alla sua caduta; è una storia che risulta interessante, anche se ci sono dei punti in cui non ho capito quale fosse l’idea dietro per come sono stati narrati. Il libro non si limita a mostrare determinate fasi della vita della strega ma sembra proprio avere un deficit dell’attenzione sui focus narrativi, che cambiano in continuazione.
L’inizio ci racconta di Elphaba, di come sia nata e come sia cresciuta e della sua famiglia, poi si passa a quando lei entra nell’accademia e alle persone che ha conosciuto e fino a qui il testo sembrava mantenere un filo coerente, poi, dopo il suo incontro con il mago di Oz, improvvisamente è un susseguirsi di scene, incontri e conversazioni che dovrebbero avere un senso per il lettore ma sembrano molto casuali. Elphaba risulta un personaggio passivo al quale, mentre va avanti con la sua vita, succedono cose che accetta senza cercare di portare avanti i propri ideali fino in fondo.
Un esempio è la sua lotta per salvare gli Animali con la A maiuscola, cosa che risulta essere centrale nella narrazione della sua vita per tutto quanto il percorso all’accademia e successivamente torna più, o meglio, lei ogni tanto ne parla ma non fa più nulla in proposito, pur ritenendosi ancora una combattente per la giustizia verso gli animali.
Glinda, sua sorella, gli uomini che ha incontrato durante la sua vita e le persone che finiscono nella sua orbita sono ben costruite e hanno una loro personalità, anche se sembrano tutti percorsi paralleli che ognuno percorre senza avere una coerenza narrativa che ti porti dal punto A al B.
È un libro che mi è sembrato pieno di potenziale ma non del tutto definito, pieno di idee ma senza una struttura che riuscisse a tenerle tutte insieme.
L’obiettivo era raggiungere il momento dell’arrivo di Dorothy e la sensibilizzazione verso la strega, ma non è del tutto riuscito perché Elphaba, anche se dovrebbe risultare cattiva agli occhi di tutti, in realtà viene vista come una persona particolare con la pelle verde e basta, non ho sentito tutta quella forza di ribellione e cambiamento che dovrebbe esserci in questo libro. Elphaba avrà dei momenti toccanti e si riuscirà a empatizzare con lei ma risulterà tutto forzato, soprattutto verso il finale, anche perché va bene usare il mezzo dell’orgoglio per creare difficoltà di comunicazione, ma sotto molti aspetti finisce con l’essere quasi artificioso e fatto male nel momento in cui le conversazioni sembrano correre su due binari separati, quando basterebbe una sola parola o una frase per creare un dialogo che apra la mente sia ai personaggi che al lettore.
Non posso dire di promuovere questo libro, può essere interessante da leggere se si vuole vedere da dove è partito il musical “Wicked” che ha reso famosa questa storia e i suoi seguiti, perché sì, ci sono dei seguiti:
Out of Oz (2011)
Se stai cercando un’Elphaba che definisca la gravità (cit.) mi spiace ma non è questo il posto; in compenso ci si trova un sacco di razzismo… Oltre a tutta una questione fra religione e ateismo, ma sinceramente, al terzo discorso che non portava da nessuna parte ho smesso di darci peso.
Ah, c’è anche una scopa volante pervertita.
Son of a Witch (2005)
A Lion Among Men (2008)