La Canzone del Mare

Autori: Tomm Moore

Casa editrice: Renoir

Data di pubblicazione: 2023

Genere: Graphic Novel

Numero pagine: 272

Illustratore: Grace Ryan

Personaggi
Trama
Illustrazioni

Trama

Ben è un ragazzino di nove anni che vive con il padre Conor, guardiano del faro, e la sorellina Saoirse, che è muta dalla nascita, su un’isola irlandese. La madre, Bronagh, è scomparsa misteriosamente sei anni prima, subito dopo aver dato alla luce Saoirse. Ben, che incolpa la sorella per la perdita della madre, vive in conflitto con lei.

Il giorno del compleanno di Saoirse, i bambini vengono visitati dalla nonna, che vuole portarli via dall’isola. In una serie di eventi magici, Saoirse scopre di essere una selkie (una creatura mitologica in grado di trasformarsi in foca) e, con l’aiuto di Ben, intraprende un viaggio per salvare le creature fatate, che sono minacciate dalla strega-civetta Macha. Macha, che ha rapito la madre di Ben, cerca di rubare le emozioni di Saoirse per trasformarla in pietra, come già accaduto a molte altre creature fatate.

Durante il viaggio, Ben scopre che la madre di Saoirse era anch’essa una selkie e aveva dovuto abbandonare la sua famiglia quando Saoirse nacque. Alla fine, Ben e Saoirse riescono a salvare le creature e liberare Macha dalla sua sofferenza, spezzando la maledizione che la strega aveva lanciato su di loro. Quando Saoirse finalmente canta e usa il suo mantello magico, guarisce dalla malattia e libera tutte le creature fatate, che tornano alla loro forma originale.

Saoirse, però, deve scegliere se rimanere con la sua famiglia o seguire la madre. Decide di restare con il padre e il fratello, rinunciando ai suoi poteri selkie, ma trovando una nuova connessione con la sua famiglia. Alla fine, Ben, Conor e Saoirse tornano felici sulla loro isola, con la nonna che decide di rimanere a vivere con loro.

“Ti prego non portarcela via, lei è tutto ciò che abbiamo, Ti Prego Mamma.

La Canzone del Mare

Recensione

La canzone del mare è un fumetto ispirato al film d’animazione omonimo diretto da Tomm Moore, noto per il suo stile distintivo e per la capacità di fondere storie magiche con emozioni profonde e universali. Non avevo visto il film prima di leggere il fumetto, ma dopo averlo recuperato, ho apprezzato ancora di più la profondità narrativa e visiva dell’opera. La storia è intrisa di magia e mitologia irlandese, e il tratto artistico dei disegni è senza dubbio unico, con un’estetica che si riconosce immediatamente.

Quello che mi ha colpito maggiormente, tuttavia, è la tematica della famiglia, un tema che fa da sottofondo emotivo a tutta la vicenda. I protagonisti principali, Ben e Saoirse, incarnano perfettamente le dinamiche tra fratelli. Attraverso la loro storia, si esplorano emozioni come l’attesa prima della nascita, la gelosia (che in Ben si manifesta anche come rabbia verso la sorella minore), e infine l’indissolubile legame che li porta a comprendere quanto siano indispensabili l’uno per l’altra. Questo aspetto della trama è particolarmente toccante per i genitori, che possono rivedersi nei personaggi e commuoversi per le difficoltà e la crescita emotiva dei bambini.

La componente magica del racconto, ispirata alla mitologia celtica, si intreccia perfettamente con la realtà quotidiana dei personaggi. La vicenda dei due bambini, che vengono allontanati dal faro in cui vivono e desiderano tornare a casa, è bilanciata da elementi fantastici che aggiungono un’atmosfera sognante senza mai perdere il contatto con il reale. Questo equilibrio rende la storia avvincente sia per i più piccoli sia per gli adulti.

Dal punto di vista visivo, il tratto del fumetto può sembrare inizialmente semplice, ma rivela presto una grande raffinatezza. La caratterizzazione dei personaggi si distingue nettamente dagli sfondi, grazie a un uso magistrale del colore. La palette cromatica alterna toni freddi e caldi in maniera straordinaria, trasmettendo emozioni e rafforzando il legame tra la narrazione e l’immaginario visivo. Questa attenzione ai dettagli cromatici è un tratto distintivo del lavoro di Moore, che nei suoi film, come anche in The Secret of Kells e Wolfwalkers, dimostra una straordinaria capacità di raccontare storie attraverso immagini che sembrano dipinti animati.

Gabriele Dice

Mi è piaciuto tantissimo! I disegni sono molto belli, sembrano usciti da un sogno. Ci sono tanti colori, e ogni pagina sembra magica. La storia di Ben e Saoirse mi ha fatto pensare a me e a Luna, la mia sorellina. Anche noi a volte litighiamo, proprio come loro, ma poi finiamo sempre per aiutarci, come quando Ben protegge Saoirse. Mi ha fatto pensare che anche se a volte ci arrabbiamo, non potrei mai stare senza di lei.

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