I Diari di Cerise: lo Zoo di Pietra

Autore: Joris Chamblain

Casa editrice: Mondadori

Data di pubblicazione: 2021

Genere: Graphic Novel

Numero pagine: 75

Disegnatore: Aurélie Neyret

Personaggi
Trama
Illustrazioni

Trama

La serie I diari di Cerise è una serie di graphic novel creata dallo scrittore Joris Chamblain e illustrata da Aurélie Neyret. Questa serie mescola avventura, mistero e introspezione emotiva, con un formato che unisce fumetto e pagine di diario scritte a mano.

Nello “Zoo di Pietra” il primo volume della serie di cui parleremo oggi Cerise, una bambina di 11 anni con la passione per la scrittura e per risolvere misteri, sogna di diventare una scrittrice famosa. Ama osservare le persone e immaginare le loro storie, annotando nei suoi diari i suoi pensieri e le sue avventure. Osservando dalla sua casa sull’albero, Cerise viene attratta da un uomo misterioso che spesso si inoltra nella foresta portando secchi di vernice e strumenti. Incuriosita, Cerise decide di investigare, coinvolgendo anche le sue due migliori amiche, Line ed Erica.

Seguendo l’uomo, le tre amiche scoprono che sta restaurando degli affreschi di animali dipinti sui muri di un vecchio zoo abbandonato, un luogo affascinante e pieno di storia. Ogni affresco raffigura un animale diverso, ma soprattutto ad ogni restauro l’animale cambia, come se fosse vivo. Ovviamente Cerise scopre ben presto che dietro a questo lavoro c’è molto di più e che il passato dell’uomo nasconde un vero e proprio segreto.

C’era una volta… Quando ero piccola promisi a me stessa che se un giorno avessi avuto un diario segreto, sarebbe cominciato proprio così… E così C’era una volta, be’, io Cerise”

I Diari di Cerise: Lo Zoo di Pietra

Recensione

I Diari di Cerise, serie francese che ha vinto molteplici premi sia in patria dove è stato nel 2014 miglior fumetto al Festival d’Angoulême sia per la critica sia per i ragazzi delle scuole, sia internazionali, miglior fumetto al premio Andersen 2016 ha uno stile davvero particolare che alterna pagine di diario, dove la protagonista scrive e disegna le sue osservazioni, con sezioni più tradizionalmente fumettistiche. Questo approccio dà un taglio personale e intimo alla narrazione, permettendo ai lettori di entrare nella mente della giovane protagonista e di vivere con lei le sue avventure e le sue riflessioni interiori.

È proprio la capacità di identificarsi con la protagonista che crea nei giovani lettori una forte immedesimazione. Cerise è una bambina con grandi sogni, desiderosa di diventare una scrittrice famosa e appassionata di misteri. Ama investigare e osservare le persone, cercando di capire le loro storie nascoste, ma allo stesso tempo è alle prese con le sfide tipiche della sua età. Come molti preadolescenti, vive momenti di conflitto e incomprensioni con le persone a lei care. Da una parte, Cerise ha due amiche fidate, Line ed Erica, con cui condivide le sue avventure. Tuttavia, anche in queste relazioni, non tutto è sempre facile: ci sono incomprensioni, litigi e momenti di tensione, come accade tra amici veri. Questo rende la loro amicizia realistica, perché, pur essendo molto legate, le ragazze attraversano situazioni che mettono alla prova il loro legame, un’esperienza comune a molti lettori giovani. Dall’altra parte, Cerise ha un rapporto complesso con sua madre. Pur amandola profondamente, non sempre riesce a essere completamente sincera con lei. Cerise, come tanti bambini e adolescenti, si trova a mentire a sua madre per poter vivere le sue avventure e risolvere i misteri che la affascinano. Anche la difficoltà di comunicazione con la madre, una figura premurosa ma a volte distante emotivamente, riflette il tipico conflitto generazionale, che molti giovani lettori riconoscono come parte delle loro stesse esperienze di crescita. Ciò che rende Cerise un personaggio così amato è proprio la sua imperfezione. Nonostante sia coraggiosa, curiosa e determinata, non è una bambina perfetta: ha dubbi, commette errori e affronta le sue fragilità. Questa umanità la rende incredibilmente reale e vicina ai lettori, che si riconoscono nei suoi difetti, nelle sue emozioni contrastanti e nelle sue sfide quotidiane. Cerise, pur essendo un personaggio positivo, non è idealizzata, e questa sua autenticità fa sì che i lettori possano relazionarsi facilmente con lei.

Il vero punto di forza de Lo zoo di pietra risiede senza dubbio nella storia che si cela dietro al misterioso uomo della foresta, che non voglio svelare per evitare spoiler. Ciò che rende questa trama così speciale è l’abilità dell’autore di introdurre temi profondi e delicati, che spesso sfiorano questioni complesse e persino dolorose, come la perdita, il lutto e la capacità di superare il passato. Questi temi sono affrontati con una tale sensibilità da parlare non solo ai giovani lettori, ma anche agli adulti che accompagnano i bambini nella lettura. In effetti, una delle qualità più apprezzabili del libro è il suo duplice livello di lettura. Da un lato, i bambini vengono coinvolti dalla componente avventurosa e misteriosa della trama, grazie alla curiosità investigativa di Cerise e al fascino del mondo che la circonda. Dall’altro lato, gli adulti possono cogliere sfumature più emotive e riflessive, che parlano di sentimenti universali come l’amore, il dolore e il rimpianto. Questo crea una lettura commovente per tutte le età, dove ognuno può trovare qualcosa che lo tocchi nel profondo.

E tutto questo, ovviamente, non sarebbe possibile senza il lavoro straordinario di illustrazione di Aurélie Neyret, che riesce a dare vita alle emozioni e alle atmosfere del racconto con una delicatezza e una bellezza uniche. Le sue illustrazioni non sono semplici accompagnamenti visivi alla storia, ma ne sono una parte integrante, capaci di trasmettere in modo sottile e profondo l’interiorità dei personaggi e l’ambiente che li circonda. I colori tenui, i dettagli curatissimi e le espressioni dei volti donano alle pagine una forte componente emotiva, creando un mondo ricco di fascino e poesia.

Il tratto di Neyret riesce a catturare perfettamente l’atmosfera malinconica e magica della storia, amplificando la narrazione e aggiungendo ulteriori strati di significato. Le sue immagini non solo accompagnano i testi, ma arricchiscono la trama, permettendo ai lettori di immergersi completamente nel mondo di Cerise e di sentire la profondità dei sentimenti che attraversano la storia. Grazie alla sua arte, i temi complessi e delicati trattati nel libro diventano più accessibili e tangibili, creando una connessione ancora più forte con il pubblico.

Concludendo, Gabriele ha definito I diari di Cerise il fumetto più bello che abbia mai letto, e devo dire che mi trovo pienamente d’accordo con lui. Questa serie rappresenta una ventata d’aria fresca nel panorama delle graphic novel in Italia, grazie al suo stile moderno e al suo mix perfetto di narrazione visiva ed emotiva. Le storie delicate ma avvincenti di Cerise, unite alle illustrazioni meravigliose di Aurélie Neyret, creano un’opera che è difficile non amare, capace di affascinare sia i giovani lettori che gli adulti.

Spero vivamente che tutti e cinque i volumi della serie vengano presto tradotti in italiano, perché al momento siamo purtroppo fermi al terzo. Sarebbe un vero peccato se il pubblico italiano non avesse la possibilità di scoprire l’intera evoluzione del personaggio di Cerise e delle sue avventure, che continuano a esplorare temi importanti con la stessa delicatezza e intensità che caratterizzano i primi volumi. Il successo internazionale di questa serie dimostra quanto sia universale e toccante la storia di Cerise, e merita di essere conosciuta e amata anche in Italia.

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