Trama

Nearly Boswell sa come tenere un segreto.

Vivendo in un campo di case mobili alla periferia di Washington DC, sa che è meglio non condividere niente che possa renderla un facile bersaglio dei compagni di scuola, come, per esempio, la sua ossessione per gli annunci personali, il lavoro di spogliarellista della madre e, più di ogni altra cosa, la sua capacità di percepire le emozioni della gente, se sfiora la pelle di qualcuno. Quando però un serial killer comincia a fare strage di studenti, lasciando sul giornale criptici annunci che solo lei riesce a decifrare, a Nearly non resta che rivolgersi all’unica persona di cui non dovrebbe fidarsi: quel nuovo studente che la sta tenendo d’occhio.

Nearly potrebbe essere l’unica in grado di mettere insieme tutti gli indizi e, se non dovesse risolvere presto l’enigma, rischierebbe di diventare la prossima vittima.

“Solo perchè qualcosa è complicato non vuol dire che non abbia una soluzione”

Nearly Gone #1

Recensione

La vita dell’adolescente Nearly Boswell è tutt’altro che spensierata: il padre se ne è andato quando lei era ancora piccola, la madre lavora in un locale per adulti per portare a casa quei pochi dollari che consentano loro di sopravvivere nella casa mobile in cui sono costrette a vivere e, come se non bastasse, la giovane ha ereditato dal padre il dono di percepire i sentimenti altrui con il semplice contatto fisico. L’unica speranza che Nearly ha per cambiare la sua vita e fuggire da quella realtà è riuscire a vincere la borsa di studio in chimica che le darebbe accesso all’università. Concentrata sul suo obiettivo, Nearly passa le giornate dedicandosi allo studio e al tutoraggio per gli studenti, attività che le consente di ottenere i crediti necessari per la borsa di studio; la sua unica distrazione è la consultazione degli Annunci Personali sul giornale del venerdì: dopo che anni prima, Nearly pensava di aver trovato un messaggio in codice di suo padre indirizzato a lei, la ragazza non lascia passare settimana senza controllare un eventuale contatto da parte del genitore scomparso. Un venerdì trova un annuncio particolarmente enigmatico e da quel giorno iniziano a scatenarsi eventi strani. Nearly si ritroverà coinvolta in una serie di omicidi in cui tutto sembra puntare a lei come colpevole e la giovane dovrà affrontare una corsa contro il tempo per dimostrare la sua innocenza, salvare i suoi amici e non perdere la borsa di studio…il tutto dovendo anche fare i conti con il nuovo arrivato, un tipo per niente rassicurante che sembra nascondere parecchi segreti.

“Nearly gone” è il primo volume della dilogia scritta da Elle Cosimano ed edita da Hope Edizioni.

Ho trovato la scrittura dell’autrice davvero scorrevole e piacevole: la storia è narrata in prima persona dal punto di vista di Nearly, i capitoli non troppo lunghi e le descrizioni brevi ma esaustive portano il lettore a divorare il libro pagina dopo pagina terminandolo così in pochissimo tempo. La trama è incalzante, si entra nel vivo della storia già dai primi capitoli e l’autrice è brava a lasciare qua e là indizi e informazioni che possono sviare i sospetti del lettore fino agli ultimi colpi di scena. La componente thriller è ben studiata e ben sviluppata e qualche elemento young adult conferisce alla storia quel tocco in più che aiuta ad alleggerire ma senza risultare troppo banale o scontato.

Se la trama mi ha stregata purtroppo non posso dire la stessa cosa dei personaggi, con cui non sono riuscita ad empatizzare più di tanto. Nearly è una giovane tosta ed intelligente, che si trova a dover fare i conti con un futuro incerto, quasi inesistente, e che vede nella borsa di studio l’unica sua possibilità di riscatto e proprio per questo concentra ogni sua energia nello studio. Reece è il classico cattivo ragazzo con il passato difficile e il cuore tenero sotto la scorza da duro fatta di tatuaggi, piercing e giubbotto di pelle. Jeremy è l’eterno migliore amico che vorrebbe qualcosa in più, con rapporti conflittuali con i genitori e che farebbe di tutto per Nearly che, ovviamente, non ricambierà mai i suoi sentimenti. Ma a mio parere manca qualcosa. Sia i personaggi principali sia quelli secondari sembrano molto interessanti e promettenti, però credo che l’autrice abbia dato poco spazio alle loro storie, soprattutto alle circostanze che li hanno portati a specifici comportamenti o che hanno generato determinate situazioni che in un modo o nell’altro hanno ripercussioni sulla vicenda principale. Mi sarebbe piaciuto sapere un po’ di più su alcuni aspetti del passato di Nearly, di Reece o di Jeremy e spero che nel secondo volume venga fornita qualche informazione in più.

In conclusione ho trovato “Nearly gone” una lettura davvero piacevole e molto coinvolgente, la consiglio agli amanti dei gialli e dei thriller e sono molto impaziente di proseguire con il secondo volume!

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