Helluva Town – Manuale Base

Autore: Samuel Marolla, Nicolas Crudo, Enrico Fortunato Corno, Massimo Spiga

Casa editrice: Acheron Games

Data di pubblicazione prevista: Giugno 2025

Genere: GDR

Numero pagine: 147

Trama
Scrittura
Giocabilità
Preparazione

Helluva Town non è mai stata innocente.
Fin dal Giorno della Maionese o dal terribile
sbarco dei mandolini mannari, si può
leggere tutta la nostra storia come un’ininterrotta
caduta dalla grazia.

Helluva Town

Recensione

Dopo quasi un anno ci ritroviamo a parlare di Helluva Town, stavolta del manuale base completo, prodotto risultante dalla campagna kickstarter. Questo manuale si conferma come un vero e proprio “spirito libero” nel panorama dei GdR, lontano dalla seriosità di titoli più tradizionali come Dungeons & Dragons, Call of Cthulhu, Vampiri o Pathfinder. Le regole di base, già snelle nel Quickstart, non sono state stravolte; sono invece state arricchite con capitoli che ampliano l’esperienza di gioco, come l’Helluva Poker (una versione semplificata del Texas Hold’em da usare come alternativa al “regolamento di conti”), fino all’approfondimento delle regole per l’utilizzo di INK, ai trucchetti dei Toon fino al nuovo capitolo per modificare e personalizzare le proprie armi.

Il fulcro del gioco rimane la sua vena scanzonata e sopra le righe, permeata da un’atmosfera psichedelica con richiami ai classici dell’animazione anni Trenta. Nel manuale troviamo quartieri inediti come Posh Plaza, Infinite Jest, Underground e Luna, ciascuno con la sua identità tematica, e numerose espansioni che omaggiano icone del fumetto e dell’animazione come Russian Roulette (ispirata a Cuphead), Moonshine Mesa (Willy il Coyote), Eldritch Bottom (SpongeBob), Il Van dell’Occulto (Scooby Doo), Helluva Motor Speedway (Wacky Races), La Curvatura Omniversale Illustrata (Rick and Morty) e Bunker Bonanza (Fallout). Ognuna aggiunge spunti narrativi e ambientazioni esilaranti, integrandosi in modo fluido con il resto del materiale senza appesantire le regole e presentando anche spunti per la creazione di avventure. L’anima del gioco resta fedele all’idea di base: dare al Game Master e ai giocatori la massima libertà creativa, grazie a un regolamento asciutto che non si perde in cavilli.

La creazione del personaggio rimane uno dei momenti più divertenti, favorita dalla scelta di tenere le categorie di Toon (Folks, Boogeys, Beasties, Stuffs, Grays, Bib-Bops e Foodies) come pure varianti estetiche, senza introdurre differenze meccaniche obbligatorie. Questo approccio mette in primo piano il lato narrativo: chiunque può sperimentare combinazioni bizzarre o improbabili, dipingendo un Toon che rispecchi appieno le proprie idee, senza rinunciare a tratti “caratteriali” e trucchetti che concretizzano le potenzialità in gioco. I nuovi quartieri e i boss con le loro fazioni aggiungono ulteriore varietà, ognuno con peculiarità e “trucchi” speciali, diversi da quelli disponibili ai personaggi, e ciò contribuisce a rendere l’ambientazione vivace e imprevedibile.

Il comparto artistico è un piacere per gli occhi di chiunque ami i cartoon e il fumetto: illustrazioni curate, ricche di citazioni e rimandi, a volte così dense di dettagli che viene spontaneo soffermarsi a lungo per scovarli tutti. L’omaggio a Jacovitti sul retro di copertina, per esempio, è uno dei tanti tributi che popolano il manuale e ne rivelano la passione per il disegno “vecchia scuola”. Anche la veste grafica complessiva risulta coerente con lo spirito del Quickstart, ma ulteriormente impreziosita da esempi, riquadri di regole e avventure che guidano i giocatori meno esperti passo dopo passo. A questo proposito, i nuovi scenari proposti oltre a “Fly Me to the Moon” costituiscono un’occasione per testare da subito la varietà di situazioni in cui i Toon possono cacciarsi, tra partite a poker rischiosissime e inseguimenti folli nei vicoli di Helluva Town.

La sensazione complessiva è quella di un gioco perfetto per one-shot e campagne brevi, in cui serve poca preparazione e ci si può calare subito nello spirito leggero e dissacrante che permea ogni pagina. I fan di prodotti più complessi potrebbero non trovare la profondità tattica di altri regolamenti, ma è proprio questa semplicità a renderlo ideale quando si cerca un diversivo rapido e spensierato. Helluva Town può essere definito con grande onestà un “party game” dei Giochi di Ruolo, senza che ciò intacchi la possibilità di dilettarsi in avventure più articolate, specie se si ha voglia di esplorare tutti i quartieri e le macchinazioni della famiglia Ducko, fino a scoprire che fine ha fatto Jimmy Rat.

In conclusione, il manuale base rispetta le premesse del Quickstart e, anzi, amplia l’universo di Helluva Town in modo divertente, coerente e fruibile. Le regole restano immediate e funzionali, i richiami all’animazione classica sono frizzanti, e l’atmosfera “folle” è più che mai protagonista, insieme ai giocatori che si sentiranno liberi di dar vita a qualsiasi stramberia senza nessun limite alla loro fantasia. È una proposta consigliatissima per chi vuole staccare dalle trame cupe o dai sistemi più impegnativi, facendosi trascinare da un vortice di inchiostro e risate. Se si cerca un Gioco di Ruolo scanzonato, ricco di suggestioni retrò e privo di fronzoli pesanti, Helluva Town è sicuramente la scelta giusta.

Link per l’acquisto: Helluva Town – Acheron