Trama

Ophelia è scomparsa.

Questo sarà il momento in cui le verità verranno a galla, il momento in cui tutto sembrerà andare in pezzi, per ricomporsi in nuova forma.
Ari scoprirà il suo vero potere e imparerà a credere in esso con l’aiuto di Calum.
Ma l’arrivo di una nuova persona nella vita di Ari complicherà le cose.

Il nemico è vicino, pronto ad attaccare e letale come non mai.
Non perderà tempo e si mostrerà, ma quando lo farà, il caos dilagherà tra i branchi…

“Iniziavo a odiarlo, il destino”

La stirpe del sangue

Recensione

Conclusa la battaglia Ari, Calum ed loro branchi devono fare i conti con il nuovo pericolo imminente. I due giovani iniziano a preparare i branchi alla battaglia che prima o poi si scatenerà ma Ari inizia a percepire dei cambiamenti in se stessa, strane sensazioni e una voce che la consiglia e la mette in guardia anticipandole che presto le sarà tutto svelato. La resa dei conti è prossima, tra nuove alleanze, nuove creature ed aiuti inaspettati Ari scoprirà la sua vera natura e si preparerà ad accogliere il suo destino. La giovane si troverà a fare i conti con delle rivelazioni inaspettate e molto difficili da elaborare ed accettare, il futuro suo, del suo branco e della sua storia con Calum verranno messi a dura prova e solo grazie alla sua determinazione ed al suo buon cuore Ari potrà sperare nel lieto fine.

“La stirpe del sangue” è il secondo ed ultimo volume della dilogia di Greta Barrovecchio. In questa seconda parte ritroviamo tutti personaggi che abbiamo conosciuto nel primo libro ed incontriamo qualche new entry che porta un po’ di scompiglio nei vari equilibri. La narrazione si conferma molto fluida, le descrizioni accurate ma non prolisse ed il modo di scrivere dell’autrice portano il lettore ad entrare facilmente nella storia ed immedesimarsi nei suoi personaggi.
Inizialmente la storia ci viene raccontata attraverso il punto di vista di Ari mentre nella seconda parte subentrano i POV di altri personaggi che aiutano ad avere una visione più completa della vicenda e dei suoi sviluppi. Anche in questo secondo volume Ia caratterizzazione dei personaggi è ben studiata ed emerge ancora di più il carattere forte ma profondamente altruista di Ari. Ho amato particolarmente il personaggio di Samael che con la sua dedizione ad Ari e al branco riesce ad essere una figura fondamentale, capace di sostenerla e consigliarla nel momento del bisogno e aiutando così anche Calum nel momenti più difficili. Come nel primo volume “La luna di Manhattan”, anche in “La stirpe del sangue” i cattivi sono davvero degni di questo nome e si fanno odiare riga dopo riga. Una nota di merito va anche a due personaggi che incontriamo per brevi parentesi, di cui non rivelerò i particolari per evitare spoiler, e che ho apprezzato particolarmente sia per le emozioni che hanno saputo suscitare, sia per il loro operato che si rivelerà decisivo per la storia.

Per quanto questo volume sia incentrato sulla battaglia finale e sugli eventi che portano ad essa, tocca comunque argomenti intensi come l’amicizia, l’amore, il senso di appartenenza e la determinazione nel difendere la propria famiglia da tutto e tutti. Personalmente ho molto apprezzato la storia che Greta Barrovecchio ha raccontato in questi due volumi, unico appunto, come era stato per la prima parte, è solo relativo al fatto che in alcune occasioni ho trovato l’evolversi delle vicende un po’ troppo rapido.

La lettura dei due romanzi è stata piacevole e sicuramente consigliata grazie ai personaggi ben strutturati e alle emozioni che scatena pagina dopo pagina in una dilogia fantasy romance che vi appassionerà.

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