Trama

Quest from the Infinite Staircase è un manuale pubblicato da Wizards of the Coast per la quinta edizione di Dungeons & Dragons in occasione del cinquantesimo anniversario del gioco, uscito il 31 marzo 2024. L’idea principale alla base dell’opera è la Scalinata Infinita, un luogo extra-dimensionale che permette di collegare mondi e avventure tra loro, offrendo al Master un potente strumento di raccordo narrativo e un elemento potenzialmente riutilizzabile in qualsiasi campagna. Il manuale riporta in auge alcune celebri avventure della tradizione di D&D, originariamente pubblicate per le prime edizioni, ora aggiornate alle regole più moderne della 5e.

Le avventure proposte (sei in totale) riprendono la struttura classica del dungeon crawl tipico del D&D degli anni passati, presentando location leggendarie, mostri iconici e situazioni che hanno segnato la storia del gioco di ruolo. Ognuna di queste avventure è collegata, almeno a livello narrativo, dalla Scalinata Infinita, che diventa il fulcro della progressione tra un mondo e l’altro.

Recensione

L’aspetto più affascinante del manuale risiede proprio nella volontà di unire l’anima tradizionale di D&D alla sensibilità moderna. Rigiocare vecchie glorie aggiornate alla quinta edizione è un’esperienza che regala un senso di continuità storica: i dungeon ripropongono lo spirito old-school, con enigmi e trappole talvolta letali, e riportano in auge creature e tematiche che hanno contribuito alla fama del gioco. Il ruolo della Scalinata Infinita in tutto ciò è notevole, perché permette di presentare, in modo coerente e inedito, i viaggi tra le varie ambientazioni classiche.

Il limite di questa formula emerge, però, nell’impianto molto legato all’esplorazione di dungeon e al combattimento. Se la quinta edizione ha fatto grandi passi avanti nel favorire il roleplay, la componente interpretativa qui non è sempre sviluppata a dovere. Alcune delle avventure mancano di agganci più articolati per il gioco di ruolo, e chi ama approfondire la dimensione narrativa potrebbe sentire la mancanza di spunti che vadano oltre la pura esplorazione.

Un altro aspetto che lascia un po’ l’amaro in bocca è la descrizione della Scalinata Infinita stessa. Sebbene costituisca un concetto dall’enorme potenziale — sia per collegare più avventure, sia come “porta” verso storie del tutto nuove — la sezione che la illustra è piuttosto breve, meno di una decina di pagine. Avrebbe giovato una trattazione più ampia, con tabelle d’incontro, regole facoltative o idee supplementari per alimentare la creatività dei DM e rendere la Scalinata ancora più rilevante.

Note assolutamente positive riguardano, invece, la parte dedicata ai mostri. Il bestiario finale risulta ricco di creature iconiche rivisitate per la quinta edizione, offrendo spunti interessanti da riutilizzare in campagne differenti. L’aspetto artistico si conferma eccelso, con illustrazioni capaci di catturare la grandiosità e la varietà degli scenari attraversati.

In conclusione, Quest from the Infinite Staircase fa un buon lavoro come celebrazione dei 50 anni di D&D. Il recupero delle avventure storiche accontenta i nostalgici e fornisce materiale prontamente fruibile ai nuovi giocatori. Nonostante un’impalcatura a tratti fin troppo ancorata al dungeon crawl, il manuale garantisce ore di gioco ricche di sfide e una galleria di mostri e ambienti tra i più suggestivi. L’uso della Scalinata Infinita potrebbe dare vita a collegamenti narrativi interessanti, ma i contenuti al riguardo risultano brevi e meritavano forse qualche pagina in più. Per chi desidera rivivere lo spirito classico di D&D con l’accessibilità delle regole moderne, questa raccolta rappresenta comunque un’aggiunta solida e altamente evocativa alla propria libreria.

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