Apocalemme – Il regno di Taglia

Autore: Luca Mazza, Jack Sensolini

Casa editrice: Ignoranza Eroica

Data di pubblicazione: 27 giugno 2022

Genere: Fantasy Grimdark

Numero pagine: 229

Saga: Fratelli di Taglia #4

Trama
Scrittura
Personaggi

Trama

Capolinea di tutti gli eserciti, cancello di tutti gli inferni.
Sudario, re di guerra e brace, chiama a raccolta i suoi reduci per l’ultima Cappiata, dove non sono ammessi poemi né proclami.

In un’apocalittica partita a necrobriscola contro le orde dei quattro Pascoli, il sovrano e la sua armata arrancano tra maceria e nobiltà.

La linea del fronte è in rotta: la Cattedrale sorta dalle acque infiamma l’orizzonte e le sue campane muggiscono coi toni della fame più nera.
Intanto, a Castel Notturno, tra le ombre di un vecchio rogo i Fratelli di Taglia uniscono le lame per la resistenza finale, mentre un cardinale e i suoi apostoli cospirano per deformare il Regno a propria immagine e truculenza.

«Che timpano!» esultò il Broccaccio. «La vostra chiesa dev’essere più grande di San Sepolto.»
I feriti ripresero a schiamazzare.
Il gong ribollì ancora, dalla darsena al Promortorio, in un perverso scroscio di echi.
«Apocalemme non ha chiese… » Sudario tagliò il campo in preda a una corsa da incubo.

Apocalemme

Recensione

Quarto libro della serie diventata un film d’azione, con tradimenti, gang che si riuniscono, esplosioni e un re sanguinario che porta giustizia mentre l’apocalisse lo insegue con demoni che incarnano la briscola; tutto quanto in una bolgia di sangue, urla e terrore… Ne abbiamo fatta di strada, da Vilupera.


Mazza e Sensolini continuano l’epopea del Regno di Taglia costruendo un arco narrativo più ampio che prosegue da dove ci eravamo fermati con “Mattanza” e mette a frutto tutte le informazioni importanti che ci hanno dato in “Sudario” sul re che sta combattendo ad Apocalemme, o meglio, che combatteva, perché se l’inferno si stanca di aspettare viene lui da te.
Qui troviamo il re di Taglia che scappa cercando di avvisare il suo regno dell’arrivo della grande cattedrale, inseguito da demoni e creature da incubo, mentre il Barbiere e la Lebbrosa si ritrovano dentro le trame di Flagellanti.


Torneranno dei personaggi che abbiamo visto in “Mattanza” e qualche nuovo elemento, che però seguirà più l’arco narrativo del re.
Ho percepito come se in questo libro tutti i combattimenti e le vicende violente fossero maggiormente addomesticate, più per un uso narrativo e non scene che fanno pensare a una storia alla Tarantino ma fini a sé stesse. Si sente che ogni scontro ha un ruolo nell’avanzamento della trama e si sente di più il rischio di morte per i personaggi principali e secondari, questo perché non si percepisce più la plot armor dei protagonisti.


Il finale ha una sua potenza particolare, riesce a creare tristezza ma, allo stesso tempo, far venir voglia di saperne di più su ciò che è rimasto, o chi; siamo solo all’inizio della fine e ben lontani dalla conclusione, ma sicuramente è partita col botto.
Apprezzo veramente la scelta di usare la briscola per dividere i gruppi di demoni, dà un tono di sacralità blasfema che solo una bestemmia con un bianchino mentre si calano i bastoni sa dare.


La scrittura resta graffiante ma sempre più semplice da leggere e godere dopo tutto l’allenamento fatto.
Si comprende l’utilità di aver letto il prequel prima di questo libro per lo spessore che si riesce a dare a re Sudario, oltre a certi collegamenti fra i vari libri che durante la lettura danno un senso di interconnessione.
Vedremo come proseguirà l’Apocalisse.

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