
Autore: Doung TenNapel
Casa editrice: Renoir
Data di pubblicazione: 2024
Genere: Graphic Novel
Numero pagine: 288
Traduzione: Antonio David Alberto
Trama
Cam è un ragazzo che vive con il padre, Mike, un uomo onesto ma in difficoltà economiche dopo aver perso il lavoro. Per il compleanno di Cam, Mike ha solo pochi spiccioli e, disperato, compra da un misterioso venditore una semplice scatola di cartone, rispettando due sole regole: non chiederne altro e usare solo ciò che è stato dato. Inizialmente deluso dal regalo, Cam accetta l’idea del padre di trasformare il cartone in qualcosa di speciale. Insieme costruiscono Bill, un pugile a grandezza naturale che, con loro enorme sorpresa, prende magicamente vita.
La scoperta di questo cartone prodigioso porta meraviglia e gioia, ma anche guai. Marcus, il bulletto ricco e viziato del quartiere, scopre il segreto della scatola e la ruba per creare mostruose creature di cartone, senza preoccuparsi delle conseguenze. Presto le sue creazioni sfuggono al controllo, minacciando il quartiere e mettendo tutti in pericolo.
Mentre Cam e suo padre cercano di porre rimedio al caos, la storia esplora temi profondi come il lutto, il valore della famiglia, la responsabilità delle proprie azioni e il peso delle scelte. Alla fine, con ingegno e determinazione, Cam riesce a fermare l’invasione di creature di cartone, affrontando Marcus e trovando inaspettatamente un punto di connessione con lui.
“Una scatola di cartone? Il peggior regalo di compleanno della storia“
Cardboard
Recensione
Cardboard inizia con un’idea semplice ma potente: un padre senza soldi compra per il figlio una scatola di cartone come regalo di compleanno. Un gesto che sembra segnare il fallimento di Mike come genitore, ma che si trasforma presto in un’avventura straordinaria. La scatola infatti ha un potere unico: qualsiasi cosa venga costruita con essa prende vita. Cam e suo padre danno forma a un pugile di cartone, Bill, che diventa il loro compagno, ma il dono si rivela un’arma a doppio taglio quando Marcus, il bulletto del quartiere, sottrae la scatola per creare mostruose creature fuori controllo. Tra inseguimenti, battaglie e momenti di riflessione, la storia si sviluppa con un ritmo avvincente, bilanciando perfettamente azione e leggerezza, fino a un finale che lascia spazio alla crescita dei personaggi.
Sebbene la storia segua alcuni archetipi classici, i personaggi di Cardboard hanno sfumature che li rendono interessanti. Mike, il padre disoccupato, non è solo una figura triste e sconfitta, ma un uomo che cerca con ogni mezzo di dare qualcosa di buono a suo figlio, pur tra mille difficoltà. Cam è un ragazzo responsabile e pieno di immaginazione, che affronta la perdita della madre con una maturità che a volte pesa come un fardello. Marcus, il villain iniziale, non è solo un bullo crudele: dietro il suo comportamento si intravede la solitudine e una famiglia che lo ha reso ciò che è. Anche le creature di cartone, in particolare Bill, hanno un’anima propria, diventando metafore per la crescita, l’identità e il bisogno di appartenenza.



Doug TenNapel ha uno stile riconoscibile e carismatico. Il tratto è grottesco, espressivo, capace di trasmettere emozioni forti con un solo sguardo. I volti sono esagerati nelle proporzioni, le scene d’azione ricche di movimento e le tavole si leggono con fluidità, grazie a una regia chiara e intuitiva. Le espressioni sono un punto di forza: la paura, la sorpresa e la determinazione emergono in ogni vignetta, enfatizzando il tono vivace e a tratti comico della storia. L’uso del colore è vivace ma mai caotico, e contribuisce a rendere il mondo di Cardboard un luogo affascinante, dove il fantastico e il quotidiano si intrecciano con naturalezza.
Sotto la superficie di un’avventura scatenata e surreale, Cardboard è un racconto che parla di famiglia, di perdita e di crescita. Mike e Cam affrontano insieme le difficoltà, imparando che l’amore e il tempo condiviso valgono più di qualsiasi regalo materiale. Marcus, invece, incarna il tema del bullismo e della solitudine, mostrando come la cattiveria spesso nasca dalla mancanza di affetto. Il potere della scatola di cartone diventa un pretesto narrativo per esplorare emozioni profonde: la nostalgia per chi non c’è più, il bisogno di accettare il cambiamento, la responsabilità delle proprie scelte. TenNapel, con il suo stile giocoso, evita di dare spiegazioni sul funzionamento della magia, sottolineando che non sempre serve una logica per godersi una bella storia. E in fondo, Cardboard è proprio questo: una celebrazione dell’immaginazione e della capacità di trasformare anche la cosa più semplice in qualcosa di straordinario.
Gabriele Dice
“Mi è piaciuto un sacco perché è pieno di avventure e cose incredibili! All’inizio pensavo che il cartone fosse un regalo bruttissimo, ma poi diventa la cosa più bella del mondo! Bill è super simpatico mi ha fato ridere e mi è piaciuto anche quando il bullo Marcus cambia un po’ alla fine. Alcuni mostri facevano paura, ma era troppo bello vedere tutte le cose che costruivano! Vorrei anch’io una scatola così per fare una macchina di Formula 1 o un robot!”