Il peso del tempo: la Valle degli Specchi

Autore: Anna Dicintra

Casa editrice: Self publishing

Data di pubblicazione: 29 Luglio 2024

Genere: Dark fantasy, Fantasy

Numero pagine: 317

Saga: La Valle degli Specchi #2

Trama
Scrittura
Personaggi

Trama

Sono trascorsi venticinque anni dall’ultima volta in cui un portale per la Valle degli Specchi è stato aperto.
Venticinque anni da quando tutti gli Oracoli sono stati estirpati dal mondo, purificati dalla Purga Divina, affinché nessuno potesse più aprire un varco verso il Regno Celeste.
Tutti, tranne uno.
Sarà proprio per mettersi sulle sue tracce che Isaac Vas Tellmoore intraprenderà un lungo viaggio fino agli angoli più remoti del Continente, accompagnato dal giovane Krios Ulrich Silverkin e da una coppia di pugnali con cui esigere vendetta direttamente dagli Dei stessi.

“Forse tu hai scelto di dimenticare. Ma io no.”

Il peso del tempo

ATTENZIONE LA RECENSIONE CONTIENE IMPORTANTI SPOILER RIFERITI AL PRIMO VOLUME DELLA DILOGIA

Recensione

Sono passati 25 anni dalla fatidica battaglia che ha portato Esra, Astrid e Zev ad una tragica fine; 25 anni durante i quali Isaac ha tenuto fede alla promessa fatta alla ragazza crescendo e proteggendo Krios, il figlio di Zev e Astrid; 25 anni che hanno segnato profondamente la vita del vampiro, consumata dal desiderio di vendetta verso gli Dei che con i loro giochi di potere gli hanno portato via le uniche persone a cui teneva davvero e che considerava la sua famiglia. Krios e Isaac sono inseparabili, il vampiro ha ricoperto la figura di padre e mentore per il giovane portandolo ad essere un uomo valoroso, un eccellente guerriero e un re giusto e amato, tutte caratteristiche che erano state a loro tempo di Esra, Astrid e Zev, che Isaac rivede tantissimo nei modi di fare e nell’aspetto di Krios e che non perde occasione di evidenziare al ragazzo, mantenendo così vivo in lui il ricordo di quella famiglia che non ha potuto conoscere ma di cui tutti gli hanno sempre parlato. Isaac non ha mai nascosto nulla a Krios di quanto successo anni prima e così trova nel figlio acquisito un valido alleato per il suo piano di vendetta: il vampiro, infatti, vuole trovare l’ultimo Oracolo ancora in vita per aprire il portale verso la Valle degli Specchi, sfidare e sconfiggere gli Dei e poter riportare indietro Esra, Zev e Astrid. Quando il giovane Galan, caro amico di Krios, torna a palazzo con informazioni riguardanti una possibile ubicazione dell’ultimo Oracolo, Isaac e Krios non perdono tempo e organizzano la loro partenza alla volta delle Terre d’Inverno. Il viaggio si rivela lungo ma abbastanza tranquillo, almeno finchè i due non giungono alla città di Mildenhall dove il Conte e i suoi soldati governano con violenza e terrore; non riuscendo a restare impassibile davanti alle ingiustizie, Krios rimane coinvolto in uno scontro armato portando anche Isaac a dover intervenire e rivelare la sua natura. Nonostante ciò i due sembrano avere la peggio fino a quando una donna misteriosa interviene e con la magia li salva. Si tratta dell’affascinante Freya, che sembra attrarre prepotentemente Isaac mentre non suscita affatto le simpatie di Krios che non nasconde il suo disappunto verso la scelta del patrigno di chiedere alla donna di unirsi a loro nella parte restate del viaggio; secondo il vampiro infatti il potere della donna potrà tornare loro molto utile nel momento in cui si ritroveranno al cospetto degli dei e questo sembra sufficiente per ignorare l’alone di mistero e di segreti che aleggiano intorno a Freya. Il trio si rimette così in viaggio per trovare l’Oracolo e poter avere la tanto desiderata vendetta; una volta giunti alla Vetta di Diamante, luogo in cui sembra avere dimora l’Oracolo, le carte verranno scoperte e i piani rivelati e tra tradimenti, battaglie all’ultimo sangue e confessioni, Isaac e Krios si ritroveranno nientemeno che al cospetto di Aion, la Divinità Suprema, pronti per giocarsi il tutto per tutto per poter riportare a casa la loro famiglia perduta…a qualunque costo.

“Il peso del tempo: la Valle degli Specchi” è il secondo volume della dilogia nata dalla fantasia di Anna Dicintra, che ho avito il piacere di leggere e amare. Ero già rimasta incantata da quanto creato da Anna nel primo volume “La Valle degli Specchi” (trovate la recensione qui) e per quanto il finale mi avesse lasciato un po’ con l’amaro in bocca ero comunque felice dello svolgimento delle vicende di Astrid, Zev, Esra e Isaac; quando però ho visto che l’autrice era all’opera sulla seconda parte sono saltata sulla sedia e non vedevo l’ora di tornare ad immergermi tra le pagine della sua storia. E questo secondo volume non mi ha per niente delusa, anzi per certi versi l’ho amato ancora più del primo!!

La scrittura di Anna Dicintra è fluida, scorrevole e magnetica, trascina il lettore all’interno del mondo che ha creato e riesce a suscitare mille emozioni diverse; i suoi personaggi sono affascinanti, ricchi di mille sfaccettature ed è impossibile non lasciarsi catturare da loro…soprattutto da un irriverente quanto attraente vampiro!!!

Ritroviamo Isaac 25 anni dopo aver perso la sua famiglia, anni durante i quali ha messo tutto sé stesso nell’educazione del giovane Krios che considera in tutto e per tutto suo figlio, nonostante sia sempre stato il primo a raccontare al ragazzo la realtà dei fatti sui suoi genitori e sul loro tragico destino. E proprio questa si rivela essere la base forte e incrollabile del loro legame: essere sempre sinceri uno con l’altro. Una sincerità che non sempre si rivela facile e che verrà messa a dura prova quando entrerà in gioco Freya che con i suoi poteri metterà a nudo i veri sentimenti di Isaac portandolo a fare i conti con emozioni che cercava di reprimere e nascondere a sé stesso e a Krios. Isaac è combattuto e soffre, soffre tantissimo per la perdita di Zev ed Esra ma soprattutto soffre per la perdita di Astrid, non riesce a darsi pace e si ritiene responsabile di quanto avvenuto, si colpevolizza di non essere riuscito a liberare Esra dal potere malvagio di Beliar in modo da evitare il massacro che ne è conseguito e ancora di più colpevolizza gli Dei che hanno giocato con le vite della madre di Esra e Astrid prima, e poi con le loro. In questo secondo libro scopriamo una parte di Isaac molto profonda ed umana, una parte che neanche millenni di vita da vampiro, segnata da atti anche molto crudeli e discutibili, sono riusciti ad eliminare e che viene risvegliata e tenuta viva dalle persone che hanno sempre accolto Isaac nelle loro vite senza mai fargli pesare le sue origini, ma semplicemente accettandolo e amandolo per quello che è e per quello che dona loro. Isaac è consapevole di tutto quello che ha fatto nella sua lunghissima vita e dell’oscurità che per molto tempo ha vissuto nel suo cuore e nella sua anima, ma sa anche che solo grazie ad Esra, Astrid, Zev e Krios lui può riuscire a vincere questa oscurità ed arrivare finalmente ad una vita piena e felice; e per quanto il suo destino sarà sempre quello di sopravvivere alle vite di coloro che ama lui lotta fino in fondo, fino al suo ultimo respiro per poter raggiungere questa felicità che per millenni gli è stata negata. E se a questa determinazione aggiungiamo una sana dose di sarcasmo ed irriverenza, come si fa a non amarlo???

Krios è la perfetta fusione di Astrid, Zev ed Esra. L’autrice ha creato un personaggio che con i suoi modi di fare si integra alla perfezione con Isaac e ricorda moltissimo i tre protagonisti del primo libro mantenendo così viva la loro presenza arricchendola però con un qualcosa in più che è propria di Krios. Il giovane è irruente, potente e istintivo come il padre e lo zio, determinato e leale come la madre e come tutti loro ha un rapporto di complicità con Isaac che si coglie in ogni loro dialogo o in ogni scambio di battute. Ho apprezzato molto anche i momenti in cui l’autrice faceva emergere le fragilità e le insicurezze di un ragazzo di 25 anni che si trova a volte ad avere a che fare con situazioni nuove o imbarazzanti che non è detto che evidenzino solo la parte migliore del personaggio.

Freya è un personaggio secondo me complicato e molto combattuto perché nonostante i suoi intenti iniziali non siano dei più nobili, incontra durante lo sviluppo della storia dei momenti in cui mette in dubbio sé stessa e le sue scelte e prende anche in considerazione delle possibili alternative per il suo futuro. Purtroppo l’evolversi di alcuni eventi la porta a non avere modo di concretizzare uno di questi finali alternativi, perché la sua natura prenderà il sopravvento e si scontrerà con la realtà, e con la natura di Isaac, ma mi piace pensare che se avesse avuto un po’ più di tempo a disposizione, anche Freya avrebbe potuto avere un suo lieto fine.

Ammetto di aver temuto che il finale della storia risultasse troppo veloce rispetto all’evolversi del romanzo perché fino alle ultimissime pagine sembrava che Krios e Isaac non avessero raggiunto la loro destinazione finale, ma mi sono ricreduta. È un finale che non mi sento di definire “sconvolgente” in quando a battaglie o colpi di scena, ma è un finale molto intenso, a tratti triste, ma che mi ha lasciata con un profondo senso di appagamento e di soddisfazione. Credo che il finale ci voglia suggerire che in fondo, anche nelle situazioni che apparentemente sembrano tristi o negative, basta avere vicino le persone per noi importanti e tutto il resto passa in secondo piano e soprattutto non importano gli sbagli del passato, c’è sempre il modo per redimersi e godersi la felicità, basta volerlo ed essere disposti a lottare per essa.

In conclusione ho davvero amato la dilogia della Valle degli Specchi e non posso fare altro che consigliarla a chi ama i fantasy in cui non sempre il bene vince, o almeno non al primo colpo, e a chi vuole farsi travolgere da una storia un po’ diversa e da dei personaggi che non dimenticherete così facilmente, o almeno per me sarà così.

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